Additional information
Weight | 0,600 kg |
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peso-effettivo | 500 gr. |
€4,80
Il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP, è una delle produzioni più antiche e caratteristiche dell’area del Vesuvio. La denominazione d’origine protetta (DOP) Pomodorino del Piennolo del Vesuvio, designa il frutto degli ecotipi di pomodorini della specie Lycopersicon esculentum Mill, riconducibili alle seguenti denominazioni popolari “Fiaschella”, “Lampadina”, “Patanara”, “Principe Borghese” e “Re Umberto” tradizionalmente coltivati nello stesso territorio di origine, aventi i seguenti caratteri distintivi: frutto di forma ovale o leggermente pruriforme con apice appuntito e leggera costolatura; buccia spessa. Le caratteristiche squadrature laterali vicino al picciolo e la punta “un pizzo”, all’estremità hanno dato origine ad uno dei soprannomi del pomodorino del vesuvio noto anche, appunto, come pomodoro “col pizzo”. Le caratteristiche distintive, a livello tecnico-mercantile, del prodotto ammesso a tutela sono: allo stato fresco: frutti di forma ovale o leggermente pruniforme con apice appuntito e frequente costolatura della parte peduncolare, buccia spessa di colore rosso vermiglio, pezzatura non superiore a 25 g, polpa di consistenza elevata e di colore rosso, sapore vivace intenso e dolce-acidulo; conservato al piennolo: colore della buccia rosso scuro, polpa di buona consistenza di colore rosso, sapore intenso e vivace. I “piennoli” o “schiocche” presentano un peso, a fine conservazione, variabile tra 1 e 5 chilogrammi. Agli effetti dell’azione di tutela si è riscontrato che l’aspetto peculiare di tipicità che accomuna i pomodorini vesuviani è l’antica pratica di conservazione “al piennolo”, cioè una caratteristica tecnica per legare fra di loro alcuni grappoli o “scocche” di pomodorini maturi, fino a formare un grande grappolo che viene poi sospeso in locali aerati, assicurando così l’ottimale conservazione del prezioso raccolto fino al termine dell’inverno. Nel corso dei mesi il pomodorino, pur perdendo il suo turgore, assume un sapore unico e delizioso, che soprattutto i napoletani apprezzano particolarmente per preparare sughi prelibati ed invitanti. E’ appunto il sistema di conservazione al “piennolo” che, favorendo una lenta maturazione, consente altresì una lunga conservazione, con la conseguente possibilità di consumare il prodotto “al naturale” fino alla primavera seguente.
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